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Per migliorare sensibilmente il rendimento termico dei caloriferi tradizionali inseriamo dei pannelli di materiale riflettente tra i termosifoni e le pareti (sono pannelli che si acquistano anche presso i negozi di ferramenta). Se abbiamo la possibilità di sostituire i caloriferi è meglio cambiarli con dei termosifoni in un materiale che sia un buon conduttore di calore come, per esempio, la ghisa, preferibile all’alluminio e all’acciaio: questi ultimi si riscaldano, sì, velocemente, ma altrettanto velocemente si raffreddano.
Bioedilizia
Riportare le case all’efficienza termica: uno degli obiettivi della bioedilizia è proprio questo, cominciare dal riproporre “vecchie” tecniche di costruzione: muri spessi, finestre piccole a nord e grandi a sud per catturare il sole, scuri e persiane in legno isolante e, in più, vetri tripli alle finestre. Questi erano gli sperimentati criteri di costruzione seguiti fino all’inizio dell’era industriale. Oggi purtroppo le case e i palazzi condominiali disperdono fino al 50% dell’energia spesa per scaldarli. Tra le fonti di energia cosiddette alternative la più promettente e pulita è l’energia solare, che è tuttavia ancora considerata costosa e fuori dalla comune portata. In realtà, i collettori solari sono installati sempre più spesso e così ben posizionati da risultare quasi invisibili.
Installare sistemi solari è conveniente perché l’energia solare ha diversi vantaggi
-è inesauribile, durerà finché ci sarà il sole;
-è pulita, perché arriva attraverso i raggi del sole e non produce scorie;
-è abbondante: sfruttando solo una piccola parte di essa si soddisferebbe il (abbisogno di energia di tutti i paesi del mondo;
-non ha un costo come materia prima;
-l’elevato livello di prezzo raggiunto dal gas metano fa diventare conveniente l’installazione dei pannelli solari;
-il risparmio sulle bollette consente di ripagare in alcuni anni il costo dell’investimento;
-il rendimento dei pannelli solari è aumentato del 30% nell’ultimo decennio.
Impianto di riscaldamento autonomo
Se si possiede una caldaia autonoma bisogna tenere presente che il suo rendimento è inferiore a quello delle grandi caldaie centralizzate. L’installazione di una caldaia di qualità consente di risparmiare sui consumi di gas o gasolio: una caldaia vecchia e poco efficiente, oppure più grande del necessario, spreca energia e non migliora il comfort dell’abitazione.
Oggi la caldaia col miglior rendimento è quella a “condensazione” perché permette di recuperare il calore dal vapore acqueo contenuto nei fumi di combustione, calore che di solito viene disperso in aria attraverso il camino. Nella caldaia a “condensazione” i fumi vengono fatti circolare al suo interno fino a che il vapore acqueo condensa cedendo il suo calore all’acqua dell’impianto termico. Con questo tipo di caldaia si risparmia fino al 20% di combustibile. Per ridurre ulteriormente i consumi è conveniente installare dei termostati col timer che permettono alla caldaia di accendersi e spegnersi automaticamente alla temperatura stabilita e negli orari preimpostati.
Altri accorgimenti molto utili sono:
Verificare sul manometro della caldaia, una volta al mese, che la pressione dell’acqua sia corretta, come indicato sul manuale di uso della caldaia.
Mantenere in casa una temperatura non superiore a 20 °C, tenendo presente che i consumi aumentano del 6-8% per ogni grado di temperatura in più.
LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI TERMOSIFONI
Dipingere i termosifoni con vernici che non ostacolano il passaggio del calore: sono ben distinguibili perché riportano l’immagine di un calorifero sull’etichetta.
Tenerli puliti: anche la polvere diminuisce il potere scaldante.
Se i termosifoni non scaldano e alcuni parti risultano fredde significa che ci sono delle bolle d’aria al suo interno che ostruiscono il flusso dell’acqua: farlo dunque sfiatare attraverso l’apposita valvola del calorifero.
Impianto termico centralizzato
È il sistema più conveniente perché ha il rendimento termico più elevato e per di più inquina di meno. Installando un sistema di contabilizzazione del calore (un apposito contatore all’interno
dell’abitazione) è possibile ripartire equamente le spese di riscaldamento tra i condomini: in questo modo si paga una quota fissa — definita dall’assemblea condominiale e variabile tra il 20% e il 50 % della spesa totale di riscaldamento — e una quota corrispondente all’energia effettivamente utilizzata.
In questo modo il singolo condomino può scegliere le temperature e gli orari di accensione.
Un perfetto utilizzo dell’impianto
-I caloriferi dell’impianto di riscaldamento vanno sfiatati periodicamente ogni 2-3 mesi.
-L’installazione di valvole termostatiche sui caloriferi permette di differenziare la temperatura in ogni stanza: potremo così risparmiare energia dove sono già presenti altre fonti di calore, come in cucina o nei locali soleggiati.
-I caloriferi non devono essere coperti da mobili o tendaggi.
-Chiudiamo la valvola dei caloriferi nei locali non abitati: se il calore prodotto dal forno scalda a sufficienza la cucina, conviene chiudere il radiatore.
-Quando il calorifero è sotto una finestra, a contatto con la parete esterna, è opportuno inserire tra il calorifero e la parete un pannello di materiale isolante, di quelli con un lato ricoperto da una pellicola argentata, che va rivolta verso il calorifero.
-Conviene abbassare le tapparelle appena fa buio, specialmente se la finestra non ha i doppi vetri: si riduce di molto la dispersione del calore.
-L’impianto di riscaldamento autonomo dovrebbe essere spento un’ora prima di andare a dormire o di uscire di casa per andare al lavoro, in modo da sfruttare il calore immagazzinato nei muri lasciando la caldaia spenta.
CREDENZE COMUNI SUL RISCALDAMENTO A POMPA DI CALORE
I sistemi di riscaldamento a “pompa di calore” sono elettrici, dunque il calore prodotto costa di più. Falso. La pompa di calore utilizza l’energia elettrica per pompare all’interno dell’abitazione il calore presente nell’ambiente esterno. Sono dispositivi molto efficienti per cui per 1 kW/h di energia elettrica assorbita ne vengono “pompati” in media all’interno dell’abitazione 3,5 kW/h. È diverso se l’apparecchio riscaldatore si basa su una resistenza elettrica, quella delle classiche stufe elettriche, che semplicemente brucia l’energia elettrica assorbita e che, quindi, ha un costo termico oltraggiosamente caro.
ISOLARE PER RISPARMIARE
Le spese di riscaldamento si riducono eliminando le dispersioni di energia verso l’esterno attraverso i muri e i soffitti: quindi è fondamentale isolare i locali utilizzando sistemi isolanti efficaci. Vediamo come.
Tetti
-Tetti e soffitti piani e a falda
Sono i primi a dover essere ben isolati perché l’aria calda, più leggera di quella fredda, si dirige sempre verso l’alto e si disperde all’esterno proprio attraverso le coperture di tetti e soffitti.
-Tetti piani: i materiali isolanti da utilizzare sono i granulati di sughero, il polistirolo espanso, la perite espansa, la vermiculite e l’argilla in grani. Tutti prodotti che si trovano comunemente presso i rivenditori di materiali per l’edilizia.
-Tetti a falda: per i sottotetti abitati (le mansarde) gli isolanti possono essere applicati all’interno del locale oppure all’esterno. Nel primo caso possiamo applicare un foglio leggero fissato parallelamente alla pendenza del tetto. Nel secondo caso possiamo applicare un film di polietilene, dei pannelli di fibra di legno, lana di roccia o poliuretano espanso, che devono essere posizionati fra la copertura dell’edificio e le tegole.
Quando il sottotetto non è abitato, il lavoro è semplice e possiamo effettuarlo noi stessi stendendo direttamente sul pavimento i rotoli di isolante. Nelle abitazioni di recente costruzione in cemento armato, un’alternativa consiste nel “gettare” sul pavimento del solaio uno strato leggero di calcestruzzo.
All’ultimo piano delle abitazioni o nelle stanze con soffitti esageratamente alti (quelle dei vecchi edifici e dei palazzi antichi) è conveniente applicare un controsoffitto: oltre a isolare termicamente la stanza, il controsoffitto riduce il volume del locale e quindi l’energia necessaria a riscaldarlo. È conveniente affidare l’applicazione di un controsoffitto a un operaio specializzato.
Pavimenti
La maggior dispersione termica avviene nei pavimenti a piano terra e in quelli posti su ambienti non riscaldati, per esempio, sopra o sotto un terrazzo. L’isolamento di questi pavimenti deve essere affidato a un muratore specializzato.
ATTENZIONE
Per risparmiare sul riscaldamento di casa è necessario eliminare le infiltrazioni d’aria, vere responsabili delle bollette costose. Falso. Un moderato ricambio d’aria costa poco in termini energetici ed è salutare. Duello che costa davvero è l’ingente quantità di calore disperso attraverso le superfici a contatto con l’esterno: vale a dire pareti, soffitti, pavimenti, solai, che raffreddano costantemente l’aria di casa.
Il miglior isolamento di muri e solai si ottiene con una spessa intercapedine vuota. Falso. Un’intercapedine d’aria isola poco, perché l’aria fa da “mezzo trasportatore” del calore da una parete all’altra del muro. È preferibile riempire l’intercapedine con materiale isolante.
Pareti
Le pareti di casa esposte a nord sono le maggiori responsabili della dispersione di calore. Possiamo isolarle incollando all’interno dei pannelli di poliuretano espanso, sughero o perlinato di legno, che sono poi facilmente ricopribili con pitture murali o tappezzeria. Possiamo effettuare quest’operazione da soli. L’isolamento esterno è più efficace e da preferire nel caso di rifacimento della facciata. L’isolante viene incollato al muro esterno e successivamente rivestito con apposite malte traspiranti: è un lavoro che conviene affidare a imprese edili specializzate.
Finestre e porte
Le finestre rappresentano una delle principali cause di dispersione del calore. Conviene sempre decidere di installare finestre con vetri a doppio strato (meglio ancora se triplo), oppure con gli speciali vetri basso-emissivi. E, se possibile, scegliere infissi in legno o altro materiale isolante quale il PVC pesante. Quando non è possibile sostituire gli infissi, possiamo migliorare l’isolamento di quelli esistenti applicando nei punti critici le specifiche guarnizioni (strisce adesive in gomma o polistirene). Anche le tende interne d’arredamento costituiscono un’ulteriore barriera contro la dispersione del calore. Un’attenzione speciale va rivolta alle porte, soprattutto quelle esterne: applichiamo quindi le specifiche guarnizioni e paraspifferi mobili o permanenti nella parte inferiore delle porte.
I cassonetti delle tapparelle
Grandi responsabili della dispersione termica sono i cassonetti delle tapparelle, quasi sempre a diretto contatto con l’esterno. Individuiamo eventuali fessure tra muro e cassonetto e sigilliamole con silicone o poliuretano spray. In alternativa o in aggiunta possiamo applicare all’interno del cassonetto dei pannelli isolanti flessibili (simili a tappeti) in poliuretano o polietilene, reperibili dai rivenditori di materiali edili