La tecnica di imitazione del marmo è una vera e propria specializzazione. Dopo una lunga assenza, questo tipo di decorazione è ritornato di moda, ma con campo di applicazioni più vasto che in passato, poiché l’arredamento non è più legato da schemi rigidi. Uno di questi nuovi usi è la decorazione di cornici o mobiletti.
Si tratta di avvicinarsi il più possibile all’aspetto freddo del marmo lucidato e ai suoi motivi complessi, costituiti da macchie e venature varie. Per riuscire, basta osservare direttamente il marmo (o piuttosto i marmi, poiché ne esiste una grande varietà) e utilizzare la tecniche più appropriate alla resa dell’effetto particolare richiesto dal tipo di marmo che si è scelto.
Effetti
Varie tecniche
Per imitare il marmo, occorre prima di tutto disporre di un fondo liscio, pulito e in tinta unita. Solo cosi si può realizzare una decorazione con venature che riproducano l’aspetto naturale del marmo.
Un tempo il finto marmo veniva utilizzato solo per decorazioni architetturali, che si trovano ancora oggi nelle trombe delle scale delle vecchie case. Questa tecnica aveva lo scopo di “far passare” un rivestimento dipinto per marmo. Oggi, si è passati al “vero” finto marmo, e quindi questa tecnica si rivela per quello che è, cioè finta. Sebbene siano accettabili alcune varianti fantasiose, per ottenere un buon risultato finale occorre rispettare le regole di base e avvicinarsi il più possibile al vero e proprio marmo.
Marmi
Questa pietra calcarea, che ha avuto una grande importanza nella storia dell’architettura, si presenta sotto forme molto diverse: per il finto marmo, si imitano soprattutto i marmi colorati, come il bardiglio e il cipollino delle Alpi
Apuane, il giallo di Siena, il rosso di Alcamo, ecc. E’ meglio optare per i marmi a macchie e venature colorate su fondo chiaro, perché i marmi su fondo scuro sono più difficili da imitare.
Tecniche
Una tecnica antica consiste nel lavorare con l’olio di lino. Si inizia applicando il fondo, in genere uno smalto bianco sporco. Quindi, si applica uno strato di vernice, anch’essa di colore chiaro, diluita con l’olio di lino e con essenza di trementina.
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L’olio di lino consente di ottenere una sostanza grassa e spessa che essicca lentamente.
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Infine, si lavora con il panno, la spatola, la spugna, i pennelli o le piume per creare la decorazione marmorizzata. Lo strato di base resta umido ed i colori si giustappongono a onde, senza mischiarsi, il che corrisponde all’effetto ricercato. Per semplificare le cose, si può lasciare prima essiccare il fondo, e poi applicare il colore. Gli effetti vengono creati mediante un panno, un pennello e una piuma. A volte, si trovano delle vemici speciali, ma è più semplice prepararle da sé con uno smalto bianco (fine per artisti) al quale si aggiunge un po’ di olio di lino e dell’essenza di trementina. Non mettete troppo olio di lino, perché lo strato impiegherebbe troppo ad essiccare.
Per ottenere un buon risultato, occorre osservare del vero marmo; potrete pertanto cercare di riprodurre fedelmente la decorazione di una lastra di marmo (piano di un caminetto o di un comò), che è il metodo più sicuro per imparare. Prima di intraprendere la decorazione di un mobile, esercitatevi su pannelli di compensato o di truciolato.
Preparazione
Per fare in modo che il risultato sia all’altezza delle vostre aspettative, dovrete eseguire una preparazione accurata del mobile. Levigate tutte le superfici impiallacciate con la carta vetrata a grana fine. Riparate anche le scheggiature, in particolare sui bordi, con lo stucco. Applicate quindi lo smalto di fondo in due mani.
Marmorizzatura
Per conferire l’aspetto marmorizzato caratteristico del materiale, le operazioni sono abbastanza semplici. Basta infatti applicare un fondo chiaro e passarvi sopra del colore, in modo da formare delle marmorizzature, vale a dire delle macchie più chiare o più scure. Inutile dire, che è innanzitutto una questione di destrezza. Gli artigiani specializzati in questo settore utilizzano qualsiasi tipo di strumento per ottenere il risultato desiderato. Potete ottenere una bella imitazione di marmo utilizzando un pennello, una spugna e uno straccio. Applicate innanzitutto lo strato di base (bianco o bianco sporco). Quindi, passate al colore, aggiungendo alla vernice dell’essenza di trementina per renderla più liquida, o un misto di trementina e olio di lino, per ottenere delle macchie più fluide. Il colore viene applicato con il pennello tenuto quasi verticalmente: si picchietta con l’estremità delle setole per ottenere delle tracce non omogenee. Infine, bisogna lavorare con la spugna, il pennello e/o lo straccio per realizzare la marmorizzatura. Una spugna sintetica conferirà un aspetto granulare alla superficie, mentre il pennello lascerà delle macchie quasi identiche utilizzando l’estremità delle setole.
Seconda tonalità
Numerosi marmi comportano delle tracce più o meno marcate e sfumate di una seconda, a volte terza, tonalità. In questo caso, si applica con il pennello un po’ di nero per lasciare delle tracce grigie. Si lavora quindi con la spugna, con lo straccio e successivamente con la pennellessa.
Venatura
I marmi sono a volte segnati da venature colorate che formano delle reti più o meno fitte e fini, che assomigliano spesso a delle ragnatele. Immergete una piuma nella trementina, quindi nel colore; applicate leggermente sulla superficie, in modo da lasciare una lunga traccia.
Schizzi
Alcuni marmi sono segnati da innumerevoli macchie chiare. Per riprodurre questo effetto, occorre schizzare la superficie (non ancora essiccata) con trementina, senza caricare troppo il pennello. Per lasciare delle tracce più larghe, lavorate appoggiando direttamente il pennello di piatto.