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Per plastica morbida si intende quella dei sacchetti che si usano per la spesa, dei sacchetti del cotone idrofilo, delle confezioni di abbigliamento e di altre infinite provenienze. Questo tipo di plastica è uno dei materiali più diffusi, sia come protezione della merce, sia come sacca degli acquisti che si portano a casa, e proprio per la grande quantità disponibile in ogni famiglia e per il concetto di non sprecare materiali che, anche se di poco costo, sono preziosi per la loro origine, è sempre possibile utilizzarne una gran parte in altro modo per fare tende per cucina e bagno, pannelli a tasche da parete, la sacca per la biancheria sporca, borse per il mare (v. fig. 128), ecc.
La lavorazione
Consiste essenzialmente nel formare strisce da intrecciare. Per prima cosa si tagliano i sacchi in basso ed in alto, scartando maniglie e fondo, in modo da ottenere dei cilindri dai quali, con taglio a spirale si ricavano delle strisce abbastanza lunghe (v. fig. 129).
Risulteranno di vari colori poiché in genere le plastiche sono di per sé diverse tra loro e in più sono stampate con marchi, disegni e diciture; questo non disturba poiché a lavoro ultimato si avrà nell’insieme un tono melange. Si formano delle trecce a tre o più strisce, torcendo le strisce stesse per dare maggior consistenza al lavoro (v. fig. 130).
Le giunte necessarie fra striscia e striscia dovranno essere sfalsate e realizzate con sovrapposizione dei capi di almeno 10 cm. Le trecce si collegano cucendole fra di loro, con ago e filo (v. fig. 131); oppure con due sistemi di intreccio a trama e ordito. Per questi occorrono: un foglio di compensato, dei chiodi, martello, tenaglia, delle fettucce, una riga, un anello grande.
Sistema a trama e ordito lineare. Per formare l’ordito si cuciono in alto i capi delle trecce ad una fettuccia, posta di sotto, distanziandole di qualche millimetro (v. fig. 132).
Si prepara un compensato, di misura eccedente quella del lavoro finito, sul quale si inchioda la fettuccia ben tesa; si introducono poi orizzontalmente altre trecce con passaggi alternati (v. fìg. 133).
Si fissano con una fettuccia i capi in basso e lateralmente, quindi si stacca il lavoro dal compensato.
Il sistema di tessitura a raggi è più complesso, ma i risultati sono maggiormente fantasiosi. Si disegna su un compensato la forma da ottenere, per esempio un semicerchio, e a metà del raggio un altro semicerchio. Per tracciare i cerchi applicare un chiodo nel punto uno (vedi figura), al quale viene legata una cordina di lunghezza pari al raggio voluto. All’estremità della corda si fissa una matita. Con questo metodo facendo scorrere la matita, si otterrà il cerchio esterno; nello stesso modo si esegue il cerchio a metà (v. fig. 134).
Su entrambi i cerchi devono essere fissati dei chiodi che serviranno a trattenere le trecce per formare l’ordito. Si procede con l’aiuto di una riga. Sul cerchio interno la distanza tra chiodo e chiodo deve essere pari allo spessore di quattro trecce.
Si applicano i chiodi come indicato nella figura, aiutandosi con una riga per determinare gli allineamenti.
Si procede così sino alla collocazione di tutti i chiodi su entrambi i cerchi (v. fìg. 135).
Al centro in alto si fissa un anello di sufficiente grandezza legandolo in alto al compensato opportunamente forato. Si inizia la tessitura passando un cordoncino tra chiodo e chiodo per formare l’ordito; quindi si prosegue a formare la trama con passaggi alternati per formare l’ordito (v. fig. 136). Si stacca il lavoro dal compensato.
Le tende per il bagno e per la cucina
Si fanno collegando le trecce in alto, con una fettuccia, l’altro capo della treccia sarà finito con un semplice nodo, lasciando pendere le strisce; queste saranno ulteriormente tagliate in striscioline sottili per formare un fiocco (v. fig. 137).
Risulta essere possibile realizzarle anche con il sistema a trama e ordito lineari. avvicinando più o meno le trecce tra di loro per lasciar passare la luce che si desidera. Bisognerà bordare le tendine tutt’attorno al perimetro ed inoltre dare qualche punto di fissaggio, magari seguendo un disegno (v. fig. 138).
I tappetini
Si realizzano usando le trecce di costa cucite tra loro e disposte a formare il disegno voluto con schemi semplici, o più complicati, secondo l’abilità di ciascuno, rifacendosi anche agli schemi dei tappeti di paglia orientali o sardi (v. fig. 139).
Pannelli e sacca da parete
Si forma un telo rettangolare da cm. 45 x 60, con uno dei sistemi indicati. A parte si preparano dei rettangoli delle seguenti misure: n. 1 da cm. 35 x 45, n. 1 da cm. 20 x 15, completamente rifiniti e che si applicano sul telo iniziale. 1 due lati in alto e in basso si ripiegano e si cuciono, per poter infilare due bacchette di legno di irrigidimento; a quella superiore verranno inoltre applicati due gancetti per appenderla a parete (v. fig. 140).
Le sacche e le borse
In genere sono oggetti che si realizzano con più sistemi.
Seguendo lo schema della tessitura a raggi si preparano due semicerchi. A parte si collegano 4 o 5 trecce fatte con 6 strisce, che serviranno a formare la costa, avendo l’avvertenza di unirle faccia contro faccia. Si assiema l’oggetto (v. fig. 141).
Per moltissimi altri non si danno spiegazioni poiché derivano direttamente dai sistemi generali descritti.