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Per riutilizzare fustini e scatole in genere si fa riferimento alle descrizioni precedenti. Un impiego insolito possono avere i cilindretti di cartone che normalmente sono le anime di rotoli di carta igienica, carta per cucina, fogli di plastica, alluminio, ecc. Opportunamente trasformati possono dare origine a nuovi oggetti.
Attrezzi e materiali necessari
Per la trasformazione occorrono pochi attrezzi: un coltello da refilo, un paio di forbici, colla per cartone, vernici, pennelli, pittura per cartone.
Per fare un completo per tavolo da studio
Si realizzano con cilindri interi e tagliati, quindi assiemati. Per lavorare con precisione sarà opportuno disegnare sul cilindro la linea di. taglio, che potrà essere perpendicolare all’asse o inclinata (v. fig. 74). Incidere quindi con il coltello da refilo passando la lama più volte senza premere molto. Se qualche strato di carta tendesse a sfaldarsi, bisogna subito fissarlo con un po’ di colla. Rifinire il bordo con le forbici. I portamatite e biglietti si ottengono usando cilindri interi o no, incollati tra di loro nei punti di tangenza e, contemporaneamente, ad una base rigida. La base può seguire in linea di massima il contorno dell’insieme oppure debordare (v. fig. 75).
Portamatite e spilli a vaschetta con taglio dei cilindri parallelo al loro asse esattamente in corrispondenza dei diametri, adottando lo stesso procedimento del caso precedente.
Si incollano gli elementi nel punto di tangenza e, capovolti, si collegano tra di loro con un cartoncino (v. fig. 76).
Tutti gli oggetti possono essere tinteggiati in un unico colore, in toni alterni, o decorati con righe, bolli, fiori, ecc. Dovranno essere protetti con le vernici speciali di cui si è già parlato nel capitolo dedicato alla lavorazione dei turaccioli.
Il cartone ondulato si ricava, ad esempio, dagli scatoloni del supermercato che si impiega in fogli piani assiemati. Servono un coltello da refilo, una squadra metallica per ottenere angoli retti (v. fig. 77) e materiali di complemento che verranno suggeriti di volta in volta. Gli oggetti possibili sono così tanti che si indicano solo alcuni esempi senza dare una casistica completa (v. fig. 78).
Le tecniche di lavorazione sono basate sull’incollaggio: due piani si collegano tra di loro con l’aiuto di angolari di cartoncino (v. fig. 79) ben incollati all’interno e all’esterno o con incastro a « mezzo cartone » e colla (v. fig. 80).
Tenere presente che in ogni oggetto le superfici maggiormente caricate da peso, come possono essere i fianchi di uno sgabello, dovranno avere le onde del cartone disposte nella stessa direzione del carico (v. fig. 82).
I giochi per bambini
Impiegare il tempo libero per costruire con i bambini i giochi che poi essi stessi useranno significa sviluppare in loro creatività, indirizzarli al gusto della manualità, avere giochi personali con pochissima spesa (v. fig. 83).
Il villaggio sarà costituito da casette di varia forma e misura, dalla chiesa, dal campo sportivo, ma si può continuare come si vuole. Servono scatole di cartoncino pressato, colle a presa rapida, matite, pennarelli, pennelli, vernice protettiva, coltello da refilo, forbici, squadra metallica, righello, spugne usate.
Per fare una casetta
Si apre per esempio una scatola da scarpe tagliando lungo i quattro spigoli verticali, si disegna sul cartone lo sviluppo della casetta (v. fig. 84).
Si taglia il perimetro e si incidono le linee tratteggiate col coltello da refilo. Si disegnano porte e finestre con linee tratteggiate da incidere e con linee continue da tagliare. Le incisioni serviranno a piegare più facilmente il cartone con spigoli ben netti. Con colori e pennelli oppure con pennarelli, si dipingono le facciate e le persiane. Si piega il cartone lungo le incisioni e si assiema la casetta incollando le linguette all’interno (v. fig. 85).
Ora si costruisce il tetto ritagliando il cartone in misura con una incisione nel mezzo; si colora e si incolla a completare la casetta (v. fig. 86).
Questo schema fondamentale, che si può arricchire con balconi, portici, camini, ecc., serve anche per la costruzione di altri edifici. Il sistema è sempre lo stesso, si tratta cioè di disegnare lo sviluppo di quello che si vuole fare, incidere, tagliare, colorare, incollare. Per il campo sportivo basta ritagliare un cartoncino piano, colorarlo di verde, e su questo disegnare le linee di gioco. Il villaggio può essere completato con degli alberi, che si costruiscono con stuzzicadenti possibilmente rotondi per formare il tronco e con un pezzetto di spugna tagliata in modo irregolare e spruzzata di verde, che incollata allo stuzzicadenti formerà la chioma; sull’altra punta dello stecchino sarà infilato e incollato un cerchietto di cartone del diametro uguale a quello della chioma (v. fig. 87).
Le operazioni descritte sono quelle fondamentali per la realizzazione dei vari oggetti e lasciano a ciascuno la possibilità di apportare modifiche, arricchimenti e decorazioni che dipendono dalla creatività e personalità dell’esecutore.
La fattoria « vecchia America » (v. fig. 88)
Servono le stesse attrezzature indicate per la costruzione del villaggio, ed in più molti stuzzicadenti rotondi. Si forma il corpo centrale dell’edificio disegnando, tagliando e incollando; si prepara il tetto che risulterà con una falda più lunga per la formazione del portico e lo si applica al corpo centrale (v. fig. 89).
Si incolla la casetta su una base rigida e si riveste con gli stuzzicadenti posti orizzontalmente sui cartoni che formano le facciate e verticalmente su porte e persiane; è bene usare colla a presa rapida. Con un filo e un po’ di colla si legano quattro stuzzicadenti per formare i pilastri, che tagliati nella giusta dimensione formeranno il portico (v. fig. 90).
Alla casa vera e propria si può aggiungere il recinto per gli animali. il fienile, ecc.
La camera in miniatura o della bambola (v. fig. 91)
Occorrono scatolette piccole, come per esempio quelle dei fiammiferi svedesi, una scatola da scarpe, qualche ritaglio di stoffa e panno e le solite attrezzature per disegnare e tagliare. Sulle pareti laterali della scatola da scarpe si disegnano e tagliano porte e finestre. L’interno si tinteggia o si tappezza con carte disegnate, si applica sul fondo un panno colorato che rappresenta la moquette. Ora si tratta di costruire l’arredamento. Per formare il cassettone si sovrappongono tre scatole di fiammiferi svedesi incollandole fra di loro. Si colorano; si fanno le maniglie con spilli a testa di plastica colorata (v. fig. 92).
Per formare il letto si usa il coperchio della scatola col quale si costruisce un parallelepipedo, con la solita tecnica di disegno, incisione, taglio e incollaggio (v. fig. 93).
Utilizzando piccoli ritagli di stoffa si fa la coperta. Per formare l’armadio si possono incollare fra di loro scatolette per esempio di medicinali che abbiano una dimensione di circa cm. 3 x 3 x 8. Si colorano; anche qui le maniglie sono fatte con gli spilli (v. fig. 94).
Per fare il tavolo basta usare due scatole di svedesi che serviranno di appoggio al piano, che invece è tagliato da un cartoncino piano. Due o tre sgabelli si costruiscono come al solito col cartoncino (v. fig. 95). L’arredo può essere arricchito con cuscini, sedie, ecc.; alle pareti possono essere appese tante cose come quadri, attaccapanni, ripiani, ecc.
Il tram a cavalli dell’Ottocento (v. fig. 96)
Si costruisce essenzialmente con il cassettino delle scatole dei fiammiferi svedesi. Più che una descrizione del lavoro in questo caso è utile osservare attentamente il disegno.
I cavalli si fanno con i turaccioli.
La cassettiera per le perline (v. fig. 97)
Si costruisce con estrema facilità incollando un certo numero di scatole di fiammiferi svedesi o fiammiferi controvento, come indicato nella figura. Alla base del cassetto si incolla un cordoncino maniglia per poterlo estrarre.
Le carte figurate ad incastro per castelli (v. fig. 98)
Si tagliano n. 24 cartoncini, come è indicato nella figura, ricavati da scatole di ogni tipo, purché di misura sufficiente e di spessore simile. Le fessure devono avere una larghezza uguale allo spessore del cartone (v. fig. 99).
Si disegnano e colorano entrambe le facciate con un soggetto a scelta: un frutto, un fiore. un animale; infine si spruzza con vernice trasparente protettiva. In alternativa si possono applicare degli autoadesivi comunemente in vendita che appunto riproducono a colori molte figurazioni. In questo caso il retro del cartoncino, anziché essere dipinto, va rivestito, prima dei tagli, con un foglio di plastica adesiva che eviterà l’imbarcamento.
Il gioco dell’oca (v. fig. 100)
Si propone come esempio questo gioco, ma con lo stesso sistema si costruiscono anche « Il giro del mondo » e tutti quelli similari: basta cambiare le figurazioni. Si usa cartone ondulato ricavato da scatoloni da imballo, purché in buone condizioni da cui si ricavano col coltello da refilo due rettangoli che abbiano almeno le dimensioni di cm. 30 x 40 (v. fig. 101).
Si accostano facendo combaciare i lati lunghi e applicando un nastro colorato di tela adesiva alto cm. 3. Questa giunzione farà da cerniera permettendo di ripiegare il cartone per ridurne l’ingombro quando lo si deve riporre. Si decora una facciata riproducendo il gioco. Questo lavoro può essere fatto anche a mano libera usando pennarelli colorati e lasciando il fondo naturale. Infine si borda tutto il perimetro con nastro uguale a quello usato precedentemente. I contrassegni dei giocatori possono essere fatti con turaccioli colorati, restano da comperare solo i dadi. Con questo sistema di lavorazione si possono costruire anche giochi per adulti quali il backgammon, la tombola, ed altri (v. fig. 102) che spesso sono in commercio a prezzi elevati.