Indice
Il mondo dei filati, dei punti, dei tessuti è indubbiamente molto vasto. Un mondo in cui ogni donna può dare il massimo affidandosi, magari per la prima volta, alla propria creatività, e ottenere ottimi risultati già dalla sua prima creazione. Anche se si tratta di una semplice fodera per cuscino o di un piccolo centrotavola, non va mai dimenticato che creare non è una perdita di tempo ma un’esperienza unica che va comunque sperimentata. Come per tutti i lavori (anche se si tratta solo di un hobby), occorre possedere un minimo di tecnica e alcune nozioni di base senza le quali nulla si può fare, nulla si può creare. Sapere quale tessuto scegliere, quale filato usare, che tipo di cucitura effettuare è molto importante per la buona riuscita del lavoro; solo così è possibile confezionare una vasta serie di oggetti per la casa come tende, tovaglie, fodere, centri.
STRUMENTI BASE E ACCESSORI
Per poter effettuare la maggior parte dei lavori di cucito è indispensabile dotarsi di una buona attrezzatura di base che serve per sagomare i modelli, per effettuare i vari tagli, cucire a mano, mettere in prova, stirare e cucire a macchina.
Ecco una sintesi pratica di quello che vi occorre.
Per tagliare i modelli
Un buon paio di forbici per carta, carta quadrettata, matita, gomma, asta millimetrata, metro a nastro plastificato.
Per il taglio dei tessuti
Forbici da sarta grandi e piccole di buona qualità e ben affilate
Ultimo aggiornamento 2025-01-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
gesso da sarta sia bianco sia colorato
Ultimo aggiornamento 2025-02-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
spilli sottili di acciaio temperato e con la capocchia grossa e colorata
Ultimo aggiornamento 2025-01-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
un magnete per raccogliere gli spilli caduti
un puntaspilli da polso
Ultimo aggiornamento 2025-01-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Per cucire a mano
Una buona dotazione di aghi in diverse misure che comprenda anche aghi da lana in diverso formato, aghi per il ricamo, aghi per la pelle e per il rammendo.
Ultimo aggiornamento 2025-01-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Filo, adatto al tessuto che si vuole lavorare, in finta o di un tono più scuro. Il filo di cotone per uso generale, la seta pura per cucire i tessuti di seta, il filo sintetico per i tessuti di maglina o sintetici, filo specifico per cuciture decorative, occhielli, asole ecc. Cotone da imbastire in rocchetti grandi, ditale di acciaio che si adatti al dito medio della mano con cui si cuce. Le forbici con le lame seghettate non sono indispensabili, ma possono essere utili per rifinire i bordi delle passamanerie o dei nastrini o semplicemente per rifinire un margine.
Infine occorre una bella scatola, sufficientemente capiente, che contenga tutta la dotazione per il cucito.
Ultimo aggiornamento 2025-01-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Per mettere in prova e stirare
Servono: un ferro da stiro (possibilmente a vapore) con temperatura regolabile, un piano di lavoro. Sarebbe bene dotarsi di un tavolo per poter effettuare i tagli, le prove e le stirature finali.
Per cucire a macchina
Qualsiasi lavoro può essere cucito interamente a mano, ma senza dubbio la macchina da cucire fa risparmiare molto tempo e fatica. Prima dell’acquisto prendete in esame diverse marche e scegliete quella che più fa al caso vostro.
Assicuratevi che la macchina sia fornita di un libretto di istruzioni da leggere attentamente. Familiarizzate con il sistema di infilatura prima di cominciare a cucire e fate sempre una prova dei diversi punti, delle lunghezze punto e delle tensioni su un ritaglio di stoffa prima di iniziare il lavoro. Scegliete comunque una macchina automatica con ago spostabile che può fare le cuciture a zigzag oltre a quelle diritte.
Le macchine automatiche eseguono anche una grande varietà di punti e ricami. Sono dotate di motore elettrico, azionato da un pedale, in modo che le mani possano muoversi liberamente per maneggiare la stoffa.
In genere queste macchine sono corredate di numerosi accessori quali: bobine, aghi di riserva, aghi per lavori speciali e piedini per profilare.
SCEGLIERE I TESSUTI
Il mercato offre una vastissima scelta di tessuti di ogni genere, per ogni tipo di lavoro, in diverse varietà di fibre, colori e fantasie in grado di soddisfare ogni esigenza. Molte stoffe vengono create per essere coordinate tra di loro; un tessuto in tinta unita può essere combinato con il colore dominante di uno stampato; una stoffa a righe può accompagnarne una a quadretti; uno stampato piccolo può essere unito con una versione più grande dello stesso motivo.
Se si decide una combinazione accertatevi che i pesi e le fibre delle stoffe scelte siano simili perché possiate lavorarle nello stesso modo.
Le fibre con le quali si realizzano i tessuti possono essere naturali o sintetiche. Quelle naturali sono ricavate dal vello animale (per esempio la lana) mentre quelle sintetiche sono ottenute industrialmente con prodotti chimici. La maggior parte delle fibre sintetiche imitano quelle naturali come per esempio il taffettà (che un tempo si faceva con la seta mentre oggi si fa con il nylon o il rayon).
Spesso si combinano fibre naturali con quelle sintetiche per ottenere tessuti di ottima qualità unendo le caratteristiche migliori delle due fibre.
Se siete alle prime armi nei lavori di cucito sarà opportuno scegliere stoffe “semplici” da trattare e poco impegnative da utilizzare come quelle poco disegnate e leggere.
Se scegliete dei tessuti a quadretti o a righe ricordate che i motivi geometrici vi imporranno accostamenti precisi e accurati sulle cuciture.
IMPORTANTI ETICHETTE
Le stoffe devono sempre avere un’etichetta che certifica la loro composizione. Fate molta attenzione a queste etichette per potervi regolare sul lavaggio, stiratura e sulle cure in generale.
Quando scegliete una stoffa, per qualsiasi tipo di lavoro, tenete sempre a mente la facilità di lavaggio e di stiratura, l’accostamento con altri elementi d’arredo e la scelta dei colori che deve, possibilmente, abbinarsi ad altri colori presenti in una stanza ecc.
Per aiutarvi nella non facile scelta delle stoffe è utile conoscere alcuni tra i più usati e frequenti tessuti d’arredamento.
GLOSSARIO DELLE STOFFE
I tessuti vanno conosciuti nelle loro linee generali. Ecco una sintetica descrizione dei tipi principali.
Acrilico
Fibra ottenuta dal petrolio, simile alla lana nell’aspetto, morbida e gonfia.
Broccato
Stoffa pesante con un’orditura forte in seta e fibra sintetica.
Chiffon
Trasparente, delicata, di seta o sintetico.
Chintz
Cotone a trama fitta, spesso stampato e qualche volta lucidato.
Cotone
Stoffa ottenuta dalla fibra della pianta del cotone.
Cotone ritorto
Stoffa di cotone molto resistente con un’orditura diagonale che fa intravedere del bianco.
Crépe o crespo
Ottenuto con filati naturali o sintetici, molto ritorti fra di loro.
Cretonne
Stoffa di cotone simile al chintz ma, a differenza di questa, è opaca.
Damasco
Stoffa simile al broccato ma più liscia, di solito in lino o fibra di rayon.
Dralon
Fibra acrilica usata soprattutto in arredamento e per tendaggi.
Feltro
Stoffa compatta di lana o fibre di crine pressate a caldo.
Flanella
Stoffa di lana ad armatura semplice, con superficie morbida e pelosa.
Gabardine
Stoffa di lana e cotone, con trama fitta. Gros-grain Stoffa a orditura semplice con una costa orizzontale ben pronunciata, in seta o rayon, per nastri e passamanerie.
Jacquard
Stoffa che presenta motivi colorati complessi.
Jersey
Stoffa di maglia in diversi pesi e fibre. Si drappeggia bene ed è molto elastica e resistente alle pieghe.
Lana
Fibra ottenuta dal vello della pecora. Le stoffe possono essere tessute o di maglia. La lana spesso è mista a fibra sintetica per renderla più economica e facile da lavare.
Lino
Fibra naturale ottenuta dal gambo della pianta del lino, in vari pesi e spesso a trama ruvida. Resistente, assorbente, molto fresco.
Se mescolato a fibre sintetiche è più resistente alle pieghe.
Madras
Cotone indiano leggero, tessuto a mano.
Mussola
Stoffa di cotone molto leggera. Indicata soprattutto per confezionare lenzuola particolarmente fini.
Nylon
Fibra sintetica derivata dal petrolio; leggera, forte ed elastica.
Organza
Stoffa a trama larga, anche sintetica.
Piqué
Stoffa di cotone solida, con superficie in rilievo, a pois, a righe o a nido d’ape.
Pizzo
Struttura aperta e molto decorativa.
Una volta era lavorato solo a mano, in cotone o sintetico.
Pizzo sangallo
Ricamo eseguito su stoffe di lino o cotone e il motivo è formato da fori ricamati. Poliestere Fibra sintetica, derivata dal petrolio che viene tessuta oppure lavorata a maglia, in molte strutture o finiture. Popeline Stoffa resistente, secca leggermente lucida a coste sottili; cotone o cotone misto.
Rasatello
Tessuto simile al raso nell’aspetto, ma meno fine e lucente.
Ras
Si presenta con una superficie liscia e lucente. In seta, cotone o fibra sintetica.
Rayon
Fibra sintetica derivata dalla cellulosa simile alla seta, al cotone o alla lana
Seta
Tessuto derivato dal filamento prodotto dal baco da seta.
Shantung
Orditura semplice in seta grezza.
Taffettà
In seta o preferibilmente in rayon, a orditura semplice.
Tulle
Rete fine, in seta o nylon.
Tweed
Tessuto con trama ruvida di lana o misto lana con filati colorati.
Twill
Con questo termine si indicano, in linguaggio tecnico, le stoffe diagonali o spigate.
Velluto
Stoffa tessuta di seta, cotone o fibre sintetiche. Può essere in velluto rasato, velluto a coste.
Voile
Tessuto trasparente, molto leggero a trama larga, in cotone, lana, seta.
I PUNTI BASE
Per qualsiasi tipo di cucito è necessario scegliere i punti più adatti, sia per la buona riuscita del lavoro, sia per dare a questo un aspetto più “finito”.
Ogni esecuzione di cucito richiede una fase preparatoria (in cui il manufatto si assembla) da eseguire con determinati punti (a mano a o macchina), mentre nella seconda fase, quella definitiva, tutte le cuciture (o quasi) verranno eseguite a macchina.
Imbastitura e filza
Si usa l’imbastitura per tenere unita la stoffa fin tanto che si fa una prova. Si esegue effettuando dei punti lunghi e usando l’apposito filo. Il punto filza è adatto per eseguire arricciature sul tessuto e per piccole cuciture. Per entrambi i punti fate passare l’ago dentro e fuori dalla stoffa, eseguendo punti regolari distanti 2-3 mm tra loro (per la filza) e più lunghi (1 cm) per l’imbastitura.
Sottopunto per imbastitura e orli
Per far combaciare tessuti a righe o a quadri usate l’imbastitura a sottopunto anziché l’imbastitura normale. Il sotto-punto si usa anche per cucire gli orli e per congiungere in modo invisibile i bordi di due margini ripiegati. Lavorate sul diritto del tessuto piegando il margine di cucitura di uno dei pezzi.
Appuntate la piega (con gli spilli) sull’altro pezzo del tessuto in modo da far combaciare perfettamente il disegno (1).
Affrancate il filo con un punto indietro. Fate passare l’ago attraverso la piega superiore e poi eseguite un piccolo punto nel corrispondente pezzo di tessuto opposto (2). Lavorate in modo uniforme alternando i punti in ogni pezzo di stoffa.
Punto indietro e punto indietro a punti piccolissimi
Il punto indietro si usa per affrancare una cucitura, alle due estremità del tessuto che si sta lavorando, mentre per attaccare delle cerniere a mano si usa il punto indietro a punti piccolissimi. Inserite l’ago facendolo uscire di 2-3 mm più avanti lungo la linea di cucitura. Tornate indietro fino al punto iniziale per il punto indietro, mentre per il punto piccolissimo tornate indietro solo di una o due fibre del tessuto facendo uscire l’ago 2-3 mm più avanti.
Continuate così, inserendo sempre l’ago indietro e facendolo uscire in avanti. I punti si sovrapporranno sul rovescio ma appariranno continui in superficie nel caso del punto indietro, mentre per il punto piccolissimo appariranno dei piccoli puntini. Per le cerniere lavorate sul diritto della stoffa.
Surfilo e sopraggitto
Il surfilo si usa per rifinire a mano i margini dei tessuti, mentre il sopraggitto si esegue per unire i margini e applicare le passamanerie. Lavorate da destra verso sinistra facendo piccoli punti diagonali sopra il margine tutti uguali.
Cucitura a zigzag
Questo punto si può eseguire anche a mano (surfilo), ma richiede parecchio tempo, mentre la macchina da cucire automatica ottimizza i tempi. Lo zigzag è usato per rifinire i margini vivi ma anche per cuciture decorative. Provate, prima di iniziare la cucitura, su un pezzo di stoffa, la lunghezza e l’ampiezza del punto. Mantenete sempre la cucitura diritta quando rifinite i margini mettendo il margine del tessuto al centro del piedino della macchina.
Punto occhiello
Si usa per rifinire a mano gli occhielli. Lavorate punti molto fitti procedendo da destra verso sinistra e formando un piccolo cappio nella parte alta di ciascun punto. Non tirate troppo i punti altrimenti il margine si arriccia.
Impuntura
L’impuntura si usa come decorazione. Cucite con filo da occhielli sui due lati di una cucitura o lungo un margine per mettere in risalto una forma.
Potete eseguire la cucitura a mano o a macchina.
CUCIRE E RIFINIRE I MARGINI
Le cuciture si usano per unire pezzi di tessuto e sono generalmente eseguite a macchina, anche se quelle fatte a mano sono altrettanto resistenti e forse più elastiche di quelle eseguite a macchina. Scegliete una cucitura adatta al tessuto che state lavorando ma sarà il vostro gusto personale a decidere tra una cucitura doppia piatta o una semplice.
Cuciture semplici
Le cuciture semplici sono le più usate in tutte le forme di cucito. Mettete i pezzi di stoffa da cucire diritto contro diritto e con i margini perfettamente uniti.
Appuntate con gli spilli alle estremità, al centro e a intervalli di 5 cm.
Mettete gli spilli perpendicolari al margine in modo che possiate imbastire sopra gli spilli (1).
Eseguite, lungo la linea di cucitura, una imbastitura (sui tessuti leggeri e facili da manovrare potete omettere questa fase e cucire direttamente).
Mettete il tessuto sotto il piedino della macchina da cucire con i margini sulla destra (2). Posizionate l’ago sulla linea di cucitura a 15 mm dal margine posteriore. Abbassate il piedino e iniziate a cucire fino a raggiungere il margine.
Togliete l’imbastitura dopo aver fermato il filo della cucitura fatta a macchina. Stirate la cucitura così com’è per appiattire i punti, aprite poi i margini in modo che rimangano piatti e stirate nuovamente dal rovescio (3).
Punto orlo verticale
Si usa per ripiegare i margini vivi e dove è necessario fare un punto più resistente del sottopunto. Lavorate da destra verso sinistra, fate due punti indietro attraverso il margine.
Eseguite un piccolo punto diritto nella stoffa singola sotto il margine, poi inserite l’ago diagonalmente in su nella piega dell’orlo, 5 mm più avanti.
Punto orlo nascosto
Usato per rifinire orli con margini rifiniti ma non necessariamente ripiegati in sotto. Imbastite l’orlo a circa 5 mm dal margine rifinito e ripiegatelo indietro lungo l’imbastitura.
Fate un piccolo punto attraverso il margine dell’orlo e poi prendete 1-2 fibre dal tessuto sotto. Continuate lungo il margine cercando di mantenere i punti lenti.
Margini ripiegati
Si ripiegano i margini solo nei tessuti leggeri. Piegate in sotto il margine per circa 3 mm e cucite a macchina vicino alla piega.
Dentellatura
È indicata per rifinire i margini su tessuti a trama fitta, che non si sfilacciano, come la lana leggera, il cotone o la finta pelle. Rifilate a 2 mm dal margine usando le forbici con lame dentellate.
Punto mosca
Si lavora da sinistra verso destra, facendo un piccolo punto orizzontale nello strato superiore e quindi un piccolo punto orizzontale nello strato inferiore diagonalmente. Non tirate troppo i punti.
Occhielli ricamati
Potete fare gli occhielli (asole) a mano o a macchina seguendo le istruzioni riportate sul libretto. Fate una imbastitura intorno all’occhiello e tagliate l’apertura attraverso la stoffa con un paio di forbici ben affilate (1).
Rifinite i margini con sopraggitto. Se gli occhielli sono orizzontali usate filo ritorto da occhielli o filo sottile in tinta. Iniziate dall’estremità interna dell’apertura e lavorate attorno con il punto occhiello fitto e uniforme (2).
Eseguite sull’estremità esterna dei punti diritti a ventaglio (3), poi proseguite a punto occhiello sul margine opposto. Fate una “sbarretta” attraverso l’estremità interna. Eseguite gli occhielli verticali come quelli orizzontali ma con una sbarretta su tutte e due le estremità.
Bottoni
I bottoni dovrebbero avere sempre un gambo tra loro e la stoffa per permettere agli spessori di sovrapporsi. Il gambo può essere parte del bottone stesso oppure può essere fatto di filo.
I bottoni con gambo si attaccano con filo per occhielli mettendo il gambo parallelo all’occhiello. Fissate il filo con 2-3 punti indietro (A) e poi cucite attraverso il gambo. I bottoni forati si attaccano con filo per occhielli fissando il filo nella posizione del bottone con 2-3 punti indietro. Fate uscire l’ago dal foro del bottone (B), posate un fiammifero trasversalmente e rientrate dall’altro foro passando sopra il fiammifero e prendendo anche il tessuto (C). Ripetete negli altri due fori del bottone se ci sono. Lavorate alternando le due coppie di fori. Togliete il fiammifero tenendo il bottone lontano dalla stoffa e fate il gambo avvolgendo il filo intorno ai punti, fate 2-3 punti indietro attraverso il gambo per finire.