Piastrellare il pavimento del garage è un lavoro che ne facilita la pulizia e crea un senso dl ordine: si usano le piastrelle di clinker, robustissime ed impermeabili allo sporco e all’unto.
Occorrente
Risulta essere difficile che l’impresa edile che ha costruito i posti auto, sia che si tratti di box singoli sia che si tratti di un posteggio condominiale, si sia presa la briga di rivestirne il pavimento (spesa che del resto a chi si è già svenato per comprare la casa pare del tutto eccessiva e superflua).
Tutt’al più la finitura è a cemento levigato a macchina o a spatola ed il cemento, per quanto robusto e, soprattutto, economico, alla lunga diventa impossibile da pulire.
Questo materiale, infatti, assorbe l’olio e le morchie rilasciate dall’auto formando una tenace miscela con il terriccio che, altrettanto inevitabilmente, viene portato dentro il locale negli intagli del battistrada o accumulato dentro i parafanghi dell’auto.
Il sistema più rapido per proteggere il pavimento dalle morchie e dal terriccio consiste nel dipingerlo con le apposite vernici a due componenti, piuttosto costose, non facili da stendere e che richiedono una nuova mano ogni tre o quattro anni.
Tra i tanti prodotti ceramici, vanto della nostra industria che li esporta in tutto il mondo, c’è il clinker: cotto ad altissima temperatura, ha un impasto vetrificato, che non soffre gli sbalzi di temperatura ed è assolutamente impermeabile.
Disponibile in vari formati e colori è il pavimento ideale per tutti i locali, come il garage o l’officina meccanica, in cui sono altamente probabili l’imbrattamento da sostanze oleose e gli urti con oggetti pesanti.
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Oltre, ovviamente, alle piastrelle ed alla taglierina, servono il collante, specifico per clinker, una secchia, cazzuola e manara dentata, crocini distanziali, un mazzuolo ed un blocco di gomma dura (o legno), matita, metro e livella. Pelli sensibili richiedono anche guanti protettivi.
TAGLIO PRECISO
1: per tagliare il clinker ci vorrebbe una rotella speciale, più dura ed affilata che per la ceramica. Se non la si trova, comunque, si tratta solo di fare un po’ più di forza nello spingere e premere la rotella normale sulla piastrella.
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2: la linea di taglio, stabilita col metro o per sovrapposizione, va evidenziata con una matita a mina morbida che lasci una traccia facile da seguire con la rotella della macchina tagliapiastrelle.
Come Piastrellare
1: si stendono, senza Incollarle, le prime due o tre file dí piastrelle, interponendo i crocini distanziali. La misura dell’ultima piastrella si può ottenere sia col metro sia sovrapponendo l’ultima alla penultima per marcare la linea di taglio sulla penultima che, tagliata, diventerà l’ultima della fila.
2: la colla va preparata seguendo le istruzioni e in quantità che tenga conto del suo “tempo di apertura” e della velocità dí lavoro. Va stesa sul pavimento in modo uniforme, con una manara dentata, in una striscia a tutta lunghezza, larga circa trenta centimetri.
3: piazzate la prima e l’ultima piastrella della prima fila, si tira il filo di riferimento che guida nella posa. Il riferimento può essere dato da una staggia d’alluminio poggiata contro il bordo anteriore delle piastrelle.
4: i crocini distanziali si trovano anche ad L ed a T, i primi per la posa negli angoli, gli altri per la posa lungo le pareti o per la posa sfalsata da una fila all’altra. Se non si trovano L e T, basta tagliare con un tronchesino affilato (ideale quello per
le pellicine delle unghie) i rami superflui del crocino.
LA POSA SFALSATA
Sfalsare le file, singole o a gruppi, rende più decorativo il pavimento e meno evidenti eventuali piccoli errori di allineamento. Con la posa illustrata si debbono usare solo distanziali a T (e in questo caso conviene trovarli perché ce ne vogliono tanti). Fila per fila, posate le piastrelle sulla colla, si spingono contro la fila precedente con la staggia d’alluminio o con un altro profilato metallico ben diritto e si battono con un mazzuolo curandone la perfetta planarità. Eventuali bave di colla vanno subito eliminate con uno straccio umido, entrando, delicatamente, tra le piastrelle.