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Le condizioni caratteristiche di una cucina (umidità, schizzi di liquidi vari) devono determinare la scelta delle piastrelle.
Qualunque sia l’ubicazione a loro riservata, le piastrelle di una cucina non devono essere porose, perché si macchierebbero facilmente e in modo indelebile. Dovrete di conseguenza scartare la terracotta, a meno che non abbia subito un trattamento speciale. Scegliete piuttosto un klinker o un gres: impermeabili, resistono ai prodotti per la pulizia, agli acidi, agli urti e all’usura. Sono disponibili in vari colori, forme e dimensioni.
La posa delle piastrelle richiede dei fondi stabili e puliti, qualunque sia la loro natura (muratura, legno, o addirittura una vecchia piastrellatura in buone condizioni). Naturalmente, le piccole irregolarità possono essere tollerate, a condizione però che il supporto sia piano e in buono stato. Dovrete quindi spesso eliminare il vecchio rivestimento e intraprendere dei lavori di sistemazione dei muri (stuccaggio delle fessure, eliminazione e sostituzione di un vecchio intonaco, ecc.). Infine, si può rendere necessaria la costruzione di una base per il piano di lavoro ai lati del lavello.
Ultimo aggiornamento 2024-10-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Preparazione dei muri
E’ indispensabile che i muri siano preparati correttamente per servire da supporto alle piastrelle. Una volta terminati eventuali lavori di sistemazione (stuccatura, livellamento, risanamento, ecc.) determinate la superficie da piastrellare. Prendiamo il muro situato dietro il lavello come esempio base. Il limite inferiore delle piastrelle è rappresentato dal piano di lavoro che si trova sullo stesso piano del lavello. Il limite superiore al contrario deve essere materializzato da un tracciato perfettamente orizzontale, in ogni caso ben parallelo al piano di lavoro. Questo tracciato vi consentirà di calcolare il numero di piastrelle di cui avrete bisogno (si acquistano al metro quadrato) in funzione del loro formato. Prendete sempre delle piastrelle in più per far fronte ad eventuali problemi di rottura nel corso del lavoro. Fate in modo che le dimensioni della superficie richiedano un numero intero di piastrelle, e se dovete tagliare delle piastrelle (quelle della fila inferiore), cercate di dividerle a metà. I tracciati vi consentiranno di definire esattamente la superficie da incollare.
Posa
Preparazione del piano di lavoro
La struttura in legno del piano di lavoro è perfettamente in grado di essere piastrellata. Per la sua costruzione, avrete utilizzato dei pannelli di compensato o di truciolato (del tipo resistente all’umidità), disposti orizzontalmente su montanti in legno o muratura.
Una cornice in truciolato, anch’essa piastrellata, consente di nascondere i collegamenti piano/ montanti e piano/muro.
Prima di iniziare a piastrellare il piano di lavoro, è meglio rivestire tutta la superficie (piano e cornice) con un prodotto per rifinitura che la renderà meno porosa, la livellerà e di conseguenza la preparerà a ricevere lo strato di colla necessario alla posa delle piastrelle. Questo tipo di prodotto si presenta in polvere da diluire nell’acqua, secondo dosi indicate dal produttore sulla confezione. Sarà quindi sufficiente stenderlo bene in uno strato uniforme e sottile (2 mm di spessore circa). Attendete che sia essiccato perfettamente prima di proseguire.
Incollatura
Esistono due tipi principali di colla per piastrelle: la colla pronta all’uso e la malta colla, che utilizzerete di preferenza in tutti i locali umidi (bagni, cucine). Si utilizza anche un terzo metodo: la posa sigillata, su caldana ancora fresca. La malta-colla si prepara diluendo il prodotto nell’acqua. Deve formare una pasta untuosa, che viene quindi stesa tramite una spatola dentata. Lo strato deve essere di uno spessore regolare e ben segnato dai denti dell’utensile in modo da favorire l’aderenza delle piastrelle. In genere piuttosto semplice, questo compito si complica un po’ quando si deve incollare la cornice.
Piastrellatura del piano di lavoro
Iniziate preparando le piastrelle: prendete le misure e i punti di riferimento necessari per tagliarle mediante l’attrezzo apposito. Se siete alle prime armi, questa operazione vi prenderà del tempo: in questo caso, eseguite i tagli prima di incollare 16 superfici. Non dimenticate di tener conto della larghezza dei giunti quando prendete i punti di riferimento.
Posate le piastrelle in modo che gli elementi anteriori ricoprano il bordo di quelli posti verticalmente sulla cornice. Notate anche che si lascia un piccolo spazio tra le piastrelle e l’alloggiamento aperto del lavello, in modo da incassarlo correttamente, con i bordi che poggiano sul piano di lavoro piastrellato.
Proseguite nella posa. Se il piano di lavoro presenta una larghezza regolare e il muro è ben diritto, non avrete alcun problema, se non quello di rispettare una distanza regolare tra le piastrelle. Servitevi di piccoli distanziatori (bastoncini o cordicelle) o, meglio, di crocette speciali di plastica che troverete nei negozi specializzati.
Rabbocchi
Attendete che la malta colla sia essiccata (circa 24 ore), preparate il prodotto di rabbocco (barbottina) e fatelo penetrare nei giunti.
Potrete quindi formare i giunti (leggermente rientranti) e asciugarli con uno strofinaccio, una volta che la barbottina avrà fatto presa (1 ora circa).
Stendete un po’ di cemento (che farà indurire i giunti) e asciugate le superfici. Attendete qualche giorno prima di utilizzare la cucina.